PROGETTO LATTANTI

Progetto Lattanti

servizi

Tocco, scopro e via

GRUPPO COCCINELLE

INIZIO: Prima Parte: Settembre-Novembre
Seconda Parte: Dicembre-Maggio


ETA’ COINVOLTE: 8-12/18 mesi

SPAZI UTILIZZATI: salone, saletta lattanti,  giardino esterno


CAMPI COINVOLTI: le aree formative della corporeità, comunicazione e linguaggio, ambiente e le cose, identità

e relazione.

Obiettivi

1. Corporeità: imparare a gattonare, camminare, a sollevarsi da soli, dondolare, spingersi con i piedi; l’autonomia motoria, di relazione e al momento del pranzo;

2. Comunicazione e linguaggio:
dalla lallazione alle prime paroline; ascolto ripeto e provo ad associare;il linguaggio in forma attiva e passiva (storie, filastrocche, canzoncine, libri illustrati; la musica come strumento di comunicazione;


3. Ambiente e le cose: imparare gli spostamenti autonomi nello spazio e ad afferrare oggetti grandi e piccoli; stimolare una serena condivisione degli spazi e dei giochi;

4. Identità e relazione: le emozioni, le relazioni attive e positive con gli altri, capire i messaggi verbali e non verbali; acquisire/rafforzare la fiducia in se stessi e nelle proprie capacità (risoluzione dei conflitti e delle situazioni di difficoltà)



La programmazione dei Lattanti si divide in due parti:

Prima parte

Inserimento-Adattamento al nido

Durante i mesi di Settembre e Ottobre, il lavoro delle educatrici è quello di rispondere alle singole esigenze

dei bambini e di instaurare con loro un primo rapporto affettivo e di comunicazione basato su sguardi, contatto fisico, rassicurazione e incoraggiamento.


Nella fase di adattamento i bambini vengono aiutati

a familiarizzare con i ritmi del nido. Ad ognuno è dedicato un tempo ed uno spazio tutto suo per farlo sentire poi parte di un gruppo.


Parte fondamentale dell’anno per il riconoscimento

e consolidamento della figura educativa di riferimento


Contrassegno: Il gruppo è identificato

con la COCCINELLA

Seconda parte

La seconda parte del progetto lattanti parte con il mese

di gennaio e le attività strutturate che vengono proposte

si basano sulla scoperta  e sul gioco.


Il gioco euristico (dal greco heurisko scopro o trovo)

o gioco di scoperta, è un’attività di esplorazione e ricerca, in cui i bambini possono sperimentare o scoprire il senso

e il significato degli oggetti e dei materiali (naturali e non) messi loro a disposizione dalle educatrici, in modo autonomo e libero da traguardi di riferimento . E’ una situazione di gioco che permette la conquista di competenze sociali attraverso il confronto e l’elaborazione dei conflitti, la cooperazione per l’uso e la gestione dei materiali. Facilita la maturazione dell’identità e dell’autonomia aumentando i tempi di concentrazione e la capacità di “stare” dentro un’occasione di gioco. L’educatrice osserva i percorsi esplorativi messi in atto dai bambini e svolge un ruolo

di sostegno della motivazione al gioco stesso, creando

gli stimoli alla continua composizione/scomposizione/

ri-composizione delle conoscenze che, attraverso le varie attività materiali, vengono veicolate.


Particolare importanza viene data al “CESTINO DEI TESORI”  una serie di cestini 2/3 contenenti materiali

di vario genere (naturali, legno, metallo NO PLASTICA) che vengono proposti ai bambini, i quali sono liberi

di scegliere, toccare, osservare, assaggiare, battere con assoluta tranquillità.

Alcuni sono strumenti di uso quotidiano: mollette

di legno da bucato, coperchi di vasetti di metallo, bigodini, palline, pigne, sassi di medie dimensioni, chiavi in piccoli mazzi, noci, tappi di sughero, nastri di velluto/seta/pizzo, conchiglie …altri sono elementi naturali caratteristici di ogni stagione.


L’attività viene proposta in uno spazio senza interferenze seduti su materassini e con possibilità di movimento. Caratteristica dell’esplorazione iniziale è la staticità dell’attività, data dal fatto che non tutti sanno camminare

e guardiamo i bambini osservare il contenuto dei cestini; con l’avvento della motricità molti dei materiali utilizzati vengono spostati, nascosti negli angoli, a questo punto inizia il vero gioco euristico.


Nel gruppo si propongono anche giochi che coinvolgono

il corpo: giochi di sperimentazione sensomotoria,

di equilibrio-disequilibrio, scivolamento, dondolamento, caduta, in assoluta sicurezza. Lo spazio è allestito in modo che il movimento trovi adeguata espressione e le proposte sono accompagnate da cuscini, materassi, stoffe, tunnel, palle e palline ecc. Infine con “SPORCHEVOLMENTE” che stà per sporchiamoci piacevolmente ci avviciniamo al fantastico mondo dei colori: prima con colori a dita (liquidi) poi verso la fine dell’anno con pennarelli o cerette.  Li guardiamo, tocchiamo, assaggiamo ma soprattutto impariamo che sono una piacevole esplorazione emotiva perché quello che “disegno” sono io.

Il Progetto

l progetto educativo verrà svolto suddividendo le attività prevalentemente per mesi, anche se alcune attività come quelle grafiche-pittoriche o della sensomotricità saranno riprese durante tutto l’anno scolastico.


Obiettivi suddivisi per aree:

1. grafico-pittorica: stimolare la manualità fine attraverso l’uso di collage con svariati materiali; la coordinazione oculo-manuale; stimolare i vari sensi attraverso la manipolazione di materie prime, frutta e verdura; acquisire la capacità d’uso di vari strumenti grafici quali le penne, le tempere, i pennelli, le spugne, i pennarelli ecc.,


2. motricità: attraverso il corpo e le relazioni tra i corpi sviluppare l’immaginazione, il dialogo, la narrazione; acquisire schemi dinamici e posturali; acquisire una coordinazione delle parti del corpo e dei movimenti, costruire una positiva immagine di sé.


3. comunicazione e linguaggio:  stimolare l’ascolto di storie proponendo racconti inventati nei quali i bambini partecipano alla costruzione della storia; proporre storie con la presenza del personaggio cattivo (il lupo) per far acquisire la dicotomia di bene e male e per dare la possibilità di identificarsi nel personaggio positivo. Questo stimola la crescita del bambino e la costruzione di immagini mentali, fondamentali per stabilire relazioni positive.


4. identità e relazione: stimolare la percezione totale del proprio corpo e la proiezione di essa al di fuori, ma per acquisire un’identità personale il bambino deve imparare a porsi in relazione con l’altro perciò gli obiettivi saranno quelli di far acquisire le regole principali per poter far parte di un gruppo, imparando a rispettarne tutti i suoi componenti.

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